Centro la rete h
Scritto da Carlo Intoccia   
giovedì 29 marzo 2007
"La Rete H"
Centro per la prevenzione e il coordinamento degli interventi per l'integrazione degli alunni disabili nelle Scuole di Ercolano 

Attivazione centro per l’integrazione/orientamento degli alunni in situazione di handicap e/o in difficoltà.

PREMESSA

La realtà socioculturale degli alunni che frequentano le scuole del territorio di Ercolano è globalmente eterogenea, inoltre tra i ragazzi iscritti, vi sono molti in situazione “border-line”, nonché portatori di handicap, tra i quali spesso alunni che non sono adeguatamente seguiti da centri o esperti e per i quali, nella maggior parte dei casi, manca un serio coordinamento delle iniziative per risolvere problemi a prima vista semplici ma che spesso divengono ostacoli insormontabili per loro e per le rispettive famiglie. L’integrazione scolastica degli alunni in difficoltà abbraccia un arco di tempo che parte dalla scuola dell’infanzia e si conclude nei corsi professionali o nelle scuole superiori. Al processo d’integrazione partecipano vari soggetti: il personale scolastico a vari livelli, gli operatori ASL, gli EE.LL., le associazioni di volontariato, le famiglie. L’azione complessiva risulta però carente e poco funzionale per la mancanza di scambi, le conoscenze limitate e circoscritte al proprio ambito d’intervento, la difficoltà di reperire informazioni in tempo utile.In altre parole, manca sul nostro territorio un punto di riferimento costante per le famiglie, le persone handicappate in età scolare, le associazioni di volontariato, gli insegnanti, i dirigenti scolastici e in generale per tutti coloro che operano a vario titolo nel settore dell’handicap e delle disabilità.

FINALITA’

Presso la Scuola “G. Rodinò” è attivo un centro per l'ascolto e l’intervento  delle problematiche famiglia-scuola-alunni che vede impegnati vari esperti in uno “sportello insegnanti”, con lo scopo di individuare risorse e sostenere strategie per garantire "lo star bene a scuola" del ragazzo in difficoltà e uno "sportello genitori" rivolto ai familiari dei ragazzi, per ottimizzare  la continuità di rapporto scuola-famiglia, garantendo incontri con figure professionali competenti con cui affrontare determinate problematiche relative al percorso scolastico e non dei propri figli.   In quest’ottica, il progetto prevede il potenziamento di risorse già esistenti e l’offerta di nuove opportunità formative. L’orientamento degli alunni portatori di handicap, secondo questo progetto, non si riduce a un indirizzare la scelta successiva, bensì rappresenta una modalità di procedere globale che li accompagna lungo tutto il percorso formativo. L’attuazione del progetto di orientamento passa attraverso il coinvolgimento, a differenti livelli, dell’alunno, della famiglia, della scuola, dei servizi territoriali, in modo da integrare i vari percorsi educativi, formativo, orientativo e riabilitativo utilizzando in specifico modo le Nuove Tecnologie informatiche e lo spazio Web. Il passaggio dalla scuola dell’Infanzia alla scuola primaria, o ai corsi professionali,  deve essere preparato in modo tale che ogni scelta sia il più possibile rispondente alla situazione effettiva dell’alunno handicappato e ai suoi bisogni formativi. Il Centro si rivolge quindi agli insegnanti della Scuola, ai genitori degli alunni e agli alunni stessi, mettendo a loro disposizione delle figure professionali, quali: psicologo/a; sociologo/a; terapista, legale, ecc. Il progetto prevede, come si diceva, l’apertura di uno “sportello insegnanti e genitori” per l’ascolto delle problematiche famiglia - scuola - ragazzi, che sia in grado di mantenere una relazione che sia veramente efficace perché tiene conto della problematica in una triplice ottica: genitori/famiglia, scuola/insegnanti, alunni/loro disagio individuale, creando al tempo stesso un canale circolare diretto di comunicazione scuola – famiglia - territorio. In particolare lo “sportello insegnanti” ha il significato di individuare risorse e sostenere strategie per  garantire lo “stare bene a scuola” del ragazzo in difficoltà; questa possibilità ha senso solo se l’insegnante si rende disponibile a rilevare un disagio nel ragazzo e a dichiarare una difficoltà di comunicazione e quindi la disponibilità a ricercare un nuovo senso del comportamento problema. Lo “sportello genitori”, rivolto ai familiari dei ragazzi, sottolinea la continuità di rapporto scuola - famiglia, garantendo una figura professionale competente, in grado di consigliare e sostenere scelte rilevanti per il proprio figlio nell’ambito scolastico e non.

OBIETTIVI:

  • Dare un supporto e un’occasione di coordinamento agli operatori delle istituzioni e dei servizi finalizzati all’integrazione scolastica e sociale degli alunni portatori di handicap, alle famiglie, ai singoli utenti.
  • Creare una banca dati territoriale di tutti i sussidi e gli strumenti (informatici, librari, suppellettili, ecc.) disponibili nelle varie scuole e/o centri istituzionali e non.
  • Costruire un circuito d’informazione e di scambio, che porti ad un’integrazione reciproca e al superamento della logica che vede ogni struttura come autosufficiente.
  • Operare per aggregare tutte le risorse del territorio e le forze preposte istituzionalmente e disponibili in  un lavoro comune su progetti condivisi.
  • Documentare le esperienze legate alle situazioni d’integrazione perché diventino risorse per attivare nuovi progetti, nuovi percorsi di ricerca educativa, didattica, formativa quali P.O.N. – P.O.R. – POLO HANDICAP TERRITORIALE.
  • Formare e aggiornare gli operatori con la raccolta, l’organizzazione, la produzione di materiale documentario, con incontri multidisciplinari per aggiornarsi, programmare e progettare utilizzando soprattutto  le TIC.
  • Promuovere l’associazionismo tra genitori.Prioritaria, infine, risulta l’opera di sensibilizzazione  dell’opinione pubblica e la diffusione della cultura dell’integrazione.

ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO Nella fase organizzativa il lavoro del gruppo di coordinamento ha operato, dopo i lavori per il completamento della sede del centro (opere murarie, attintatura, fornitura di apparecchiature telefoniche, hardware e software, ecc.), per:

  1. organizzazione banca dati per mappare gli alunni e le loro difficoltà, la disponibilità di sussidi specialistici ed informatici depositati nelle varie scuole, le competenze utilizzabili tra il personale docente e non docente, la “banca del tempo”  dei genitori e del volontariato;
  2.  contatti con gli enti locali, le ASL, i genitori, le associazioni di volontariato, le parrocchie e  le altre scuole per specificare le attività da svolgere nel centro oltre quelle relative ai vari sportelli di consulenza;
  3. stipula dei protocolli di intesa;
  4.  apertura sportelli di consulenza  con figure specialistiche quali: psicologo, sociologo, legale, assistente sociale, terapisti della riabilitazione, ecc.

Lo sportello insegnanti è aperto su richiesta specifica ed è al servizio degli insegnanti per qualsiasi problematica che li riguardi nei confronti di uno specifico caso, del quale l’insegnante porterà a conoscenza la situazione di disagio. L’intervento è mirato ad un cambiamento nella relazione tra insegnanti ed alunno, che possa essere l’aggancio per la riduzione del disagio personale dell’insegnante e del ragazzo e, conseguentemente, della classe. L’intervento sarà seguito da ulteriori incontri secondo le necessità dello specifico caso. La modalità di primo contatto avviene in genere per appuntamento, in orario scolastico, secondo le esigenze. Il Centro funge altresì da elemento coagulante e di discussione/confronto per operatori scolastici impegnati in quest’ambito e che spesso vivono la propria “solitudine istituzionale” come frustrante e deleteria per il proprio lavoro.

Lo sportello genitori è a disposizione per eventuali problematiche che coinvolgono il ragazzo e che possono impedirne od ostacolare il suo percorso scolastico e il suo “stare bene a scuola”. Lo scopo dello sportello è di consulenza e di eventuale invio per una presa in carico di quelle problematiche che necessitano di figure professionali specifiche. A tal fine la scuola si farà carico di divulgare il numero telefonico del centro e degli orari di funzionamento. 

STRUMENTI E MEZZI

  • Aula già esistente e disponibile all’interno della struttura scolastica;
  • telefono con linea interna;
  • fax - vari computer in rete dotati di stampante e scanner;
  • fotocopiatrice;
  • materiale vario di cancelleria comprensivo di moduli prestampati, registri, schedari, cartelle per l’archivio.

IL Nucleo Operativo Handicap

Il centro è coordinato da un Nucleo Operativo per l’Handicap e la prevenzione della dispersione. Tale gruppo è formato da tre docenti responsabili.

COORDINAMENTO OPERATIVO HANDICAP  RAPPORTI CON ENTI ESTERNI PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE  

Il nucleo, che trova rispondenza in un referente per ogni scuola, ha i seguenti compiti: fornire criteri per la stesura dei progetti di recupero e per i Piani Educativi Individualizzati; convocare le riunioni con tutti i docenti per concordare le attività da svolgersi. Il Nucleo è coordinato da un docente Referente.il docente Referente: tiene i contatti con altre scuole, il Provveditorato, le ASL e i professionisti privati; fornisce azione di supporto, anche tecnico; propone attività d’aggiornamento; predispone e distribuisce prove di verifica per gli alunni dei diversi ordini scolastici e per la prevenzione delle difficoltà scolastiche, con particolare riferimento a quegli alunni segnalati dai docenti; coordina il lavoro dei docenti di sostegno. 

CONCETTI CHIAVE:

  • globalità, attraverso la quale il processo formativo sarà attento all’insieme dei bisogni psicologici e relazionali del discente e non a sue singole parti o solo ad azioni e contenuti didattici;
  • promozionalità, in base alla quale lo studente è soggetto di progettazione e di azione e non destinatario passivo;
  • contestualità, come continua valutazione delle risorse dell’istituto stesso, al fine di utilizzarle nel modo più ampio, adeguato e flessibile;
  • collegialità,  in nome  della  quale  i componenti tutti del contesto scolastico operino in maniera  integrata, nel rispetto delle rispettive competenze al fine di progettare, condividere, modificare curricoli ed attività curriculari ed extracurricolari·ordinarietà, quale valorizzazione delle esperienze scolastiche offerte dalle relazioni ed esperienze significative delle quotidianità, al fine di promuovere un sentimento di appartenenza integrazione quale ricerca di un’effettiva insostituibile dimensione collettiva entro cui inserire ogni fase del lavoro svolto; 
  • organicità, come sistematicità dell’attività educativo-didattica, onde non permetterà che nulla sia lasciato al caso e all’improvvisazione ma possa sempre essere basato su un adeguato supporto organizzativo.

COLLABORAZIONE IN RETE e PROTOCOLLO D’INTESA

Per realizzare questo progetto saranno attivati anche protocolli di intesa una rete tra il

  • Centro e:A.S.L. N° 5  - Unità Operativa Assistenza Disabili,
  • Comune di ERCOLANO
  • Rappresentanti delle associazioni di volontariato operanti sul territorio
  • Genitori
  • Terapisti
  • Istituto Antoniano e Don Orione di Ercolano ed altre strutture specialistiche di riabilitazione

VALUTAZIONE DEL PROGETTO

Il progetto, e la sua reale ricaduta, sarà periodicamente verificato dal gruppo di progetto e coordinamento, integrato di volta in volta da rappresentanti di altri enti o istituzioni, basandosi sui controlli e la documentazione raccolta inizialmente e snellire le successive attività del centro e renderne maggiormente incisivi gli apporti sul e per il territorio.